Premiati! Che è sempre bello ricevere premi. Non solo per il piacere di essere sul podio, ma soprattutto perché i premi ricevuti sono dati da chi seriamente lavora con i libri per bambine e bambini, ragazze e ragazzi. E perché spesso l’ultima parola spetta proprio ai nostri giovani lettori.
Significa che il nostro lavoro lo stiamo facendo bene. E cercheremo di farlo anche meglio. Non per essere premiati (che ci rende strafelici!) ma per dare buoni libri ai più piccoli: per crescere con mente aperta e libera, con gli strumenti per esercitare diritto di parola e spirito critico. Insieme all’immaginazione e al riprendersi tempo. Tempo per pensare, per stare, per conoscere se stessi e gli altri. Per attraversare la vita e il mondo con sapienza. E per essere anche – perché no – più felici. Noi ci battiamo, insieme a tanti magnifici compagni di strada, perché questo paese abbia una legge sul libro. Che preveda libri a scuola, e nei territori che abitiamo grazie alle librerie e alle biblioteche. Perché sia NORMALE avere tanti libri a disposizione. Non si tratta di battaglia di retroguardia, si tratta di crescita di democrazia, di cittadinanza, di partecipazione e di progresso economico.
Ma ora festeggiamo con voi i nostri premi!
L’ultimo, che abbiamo ricevuto questa settimana è il Premio nazionale Un libro per l’Ambiente – sezione divulgazione scientifica – per “Piccola Guida per Ecoschiappe“, di Iwona Wierzba e Emilia Dziubak. Un premio importante che vede bambine e bambini coinvolti dalla giuria tecnica: sono loro quelli ai quali compete il giudizio finale! Questo significa che i libri girano, vengono letti e discussi. Già essere coinvolti nel premio è una grande vittoria, per la diffusione di libri e lettura.
Come accade per il Premio Letteratura ragazzi di Cento che quest’anno ha premiato “Un ottimo lavoro“, di Ibàn Barrenetxea. La storia del falegname Fìrmin ci è nel cuore. Abile, capace e paziente. Il suo è davvero un ottimo lavoro! La Motivazione della Giuria Tecnica:
Firmin è un falegname abile e timido, preciso e tenace che unisce all’abilità del suo mestiere una serena saggezza. Una saggezza che può sconfiggere la guerra e la prepotenza; una sapienza che può inoltrarsi nell’orizzonte tracciato dall’utopico e dal possibile ( la pace) . La forza comunicativa ed evocativa delle illustrazioni è sorretta dal l’ironia e dalla lievità del linguaggio creando una perfetta sinergia tra parole e immagini, ragione ed emozione, detto e non detto. Si segnala inoltre la raffinata scelta dei materiali e la cura grafica e tipografica del volume.
E ultimo, certo non per importanza ma perché già ne abbiamo dato notizia, il Premio Andersen per il miglior libro a fumetti 2017 è un libro tutto italiano, che ha messo insieme la scrittura di Patrizia Rinaldi e il segno di Marco Paci: “La compagnia dei soli“. La motivazione:
Per una storia di solitudini, destini e soprattutto libertà, dove spazio e tempo si piegano di fronte all’intensità di testo e immagini. Per le illustrazioni visionarie, capaci di restituire al lettore le atmosfere claustrofobiche tanto del vulcano quanto della contingenza bellica. Per la perfetta fusione dei linguaggi e per l’equilibrio tra reale e immaginifico, che qui trovano giusta sintesi nella forma del fumetto