A Rimini dal 17 al 19 giugno succede qualcosa di unico con Mare di Libri
Ragazze e ragazzi, quegli adolescenti sui quali ci interroghiamo tanto, lettori appassionati incontrano i loro autori preferiti. Autori dei libri che hanno letto e selezionato. Autori che proprio dalle loro lettrici e dai loro lettori verranno accolti e accompagnati nella città e negli incontri con il pubblico. Noi siamo in copia alle mail che Iride Blu, 17 anni volontaria, scrive a Christophe Leon, l’autore di Reato di Fuga, in cinquina finalista al Premio che verrà assegnato domenica 19 giugno. In perfetto francese gli sta fornendo tutte le informazioni necessarie e lo rassicura che sarà ad attenderlo all’aereoporto di Bologna e che sarà lei a guidarlo per tutto il Festival.
È che non li raccontiamo mai troppo bene questi ragazzi. Che hanno ben descritto, sulle pagine de La Lettura, Corriere della Sera cosa cercano nei libri. E sovvertono gli stereotipi. Che poi i buoni libri questo fanno. Ragazze e ragazzi che leggono fanno bene alla crescita di Paese. E, come diceva Jella Lepman, potrebbero essere loro ad indicarci la strada da percorrere per rimettere nel verso giusto questo mondo sottosopra.
Noi siamo fieri di essere stati scelti con Reato di Fuga libro che ha appena vinto il Premio Andersen dove nella bella motivazione della giuria viene detto: Léon intreccia magistralmente un romanzo capace di muovere e indignare, ma, soprattutto, di rappresentare, con un tono tanto delicato quanto asciutto, quasi feroce, le sfumature di una situazione emotivamente al limite, dove il bianco e nero inizialmente contrapposti tendono poi a mescolarsi, restituendo un’assai realistica situazione di indefinitezza. Ecco, quando un editore incontra un libro così è festa. Ma la festa vera è quando si incontrano i lettori. E il lavoro che viene fatto da Un mare di libri è unico proprio per questo. Lavoro fatto grazie ad adulti responsabili, come Alice Bigli, libraia, esperta di promozione della lettura e presidente della Associazione omonima. Perché, non dimentichiamocelo, siamo noi gli adulti che abbiamo il dovere di dare ai ragazzi libri che li appassionino e che li facciano crescere lettori consapevoli, come scrive Aidan Chambers nei suoi saggi, a noi particolarmente cari. Non lettori-consumatori, ma lettori capaci di esprimere giudizi e di decodificare complessità. Questo li aiuterà a interpretare il mondo che li circonda, a prendere decisioni e ad essere, anche – perché no, persone più felici.
Auguri a tutte le ragazze e i ragazzi lettori quindi! E grazie moltissimo per l’impegno e la passione.