L’importanza di leggere a scuola

pubblicato in: Eventi editoria, Libri Sinnos

Noi siamo fortunati. Incontriamo insegnanti e ragazzi che pretendono di leggere a scuola. Gli insegnanti perché credono nel valore potente della lettura, che spazia – ricordiamolo sempre – dall’albo illustrato alla narrativa, passando per la poesia e per il fumetto,  fino alla saggistica; i ragazzi perché se viene offerta loro la possibilità di leggere, di avere una pluralità di libri a disposizione, leggono, eccome se leggono.

Lo abbiamo visto a Piùlibri piùliberi, grazie al grande lavoro che si fa ogni anno con le scuole. Quest’anno sostenuto anche dalla Regione Lazio che con il “buono lettura” ha incentivato centinaia di studenti ad acquistare libri durante la fiera.

I ragazzi che leggono sono attenti, padroni della lingua e del vocabolario, capaci di indossare i panni degli altri, di allargare il loro sguardo, di accogliere punti di vista diversi. Gli incontri felici che avvengono grazie ai libri sono molteplici. Straordinario quando i giovani  lettori incontrano il “loro” autore. Allora sì che fanno faville.

Ecco di cosa sono capaci: questi sono i booktrailer realizzati dagli studenti dell’IC Via Casale del Finocchio* di Roma (classi III B e III H) , dopo aver letto La figlia dell’assassina di Giuliana Facchini, nostro nuovo e prezioso romanzo della collana Zonafranca. Li abbiamo visti in anteprima con grande emozione (nostra e dell’autrice!) durante l’incontro a Più libri più liberi e sono talmente belli che vogliamo regalarveli:

Un’ultima riflessione. La questione è: come far diventare “normale” quello che oggi viene considerata “buona pratica”, da difendere con le unghie e con i denti? Consigliamo sempre la lettura de Il lettore Infinito, e poi – perché la lettura non è battaglia desueta e di retrogurardia – leggete Maryanne Wolf: il suo Proust e il Calamaro e l’ultimo uscito Lettore vieni a casa.

E naturalmente non potete non leggere la storia di chi ha creduto con determinazione ed efficacia ai libri come ponti di conoscenza e di pace: quella di Jella Lepman raccontata in Un ponte di Libri.

*Un grazie speciale alle professoresse Monica Di Bernardo e Doriana Michelini, instancabili promotrici di lettura.