Siamo editori fortunati! Abbiamo incontrato un grande autore italiano, Fabio Stassi, che ha accettato di scrivere per noi rivolgendosi ai bambini e unendo le sue parole alle straordinarie immagini di Veronica Truttero, giovane illustratrice. Ed è nato così La gamba di legno di mio zio, in libreria dal 31 ottobre.
Gli incontri felici
Spesso abbiamo scritto dell’importanza degli incontri felici per un editore. Quelli con autori e illustratori, che nutrono il progetto, che danno corpo alle nostre idee. Succede poi che un autore grande, e che scrive per grandi, si incontri con una illustratrice grande, ma ancora giovane, che illustra per bambini (e che è anche socia di una libreria per bambini, Momo). Questi incontri felici che un editore riesce a muovere, danno vita a progetti. E a viaggi avventurosi.
Di Fabio Stassi amiamo la scrittura, la capacità di intrecciare storie con la Storia, la grande conoscenza della letteratura, il fare calmo e il lieve accento siciliano. Fabio è autore per grandi, per adulti. Ma ha accettato di scrivere per noi nel 2016 La leggenda di Zumbi l’immortale, rovesciando il cannocchiale della storia in una bella graphic novel che ha il ritmo della capoeira.
Abbiamo sentito spesso Fabio Stassi raccontare della sua grande famiglia, una famiglia di migranti, delle porte di casa che si aprivano a ritorni inaspettati. Come quello di uno zio con una gamba di legno. “Toccami la gamba”, racconta Fabio di quella richiesta a lui, piccolino e un po’ spaventato. Per noi la storia della gamba di legno dello zio, era già un albo illustrato.
Veronica Truttero possiamo dire che sia praticamente nata in Sinnos. Il suo talento di illustratrice ci ha sorpreso fin da quel primo Hai preso tutto? realizzato insieme alla bella penna di Alice Keller. Il talento è andato via via nutrendosi di esperienza, competenza ed è stato naturale pensare a lei per la scrittura di Fabio.
Metterli insieme per La gamba di legno di mio zio è stato semplice e il lavoro è andato via liscio come quando il mare è calmo. Tanto liscio che addirittura abbiamo avuto il sostegno di SIAE Per Chi crea, che ha voluto premiare la ricerca insieme alla promozione di una autrice under 35 legata al nome di un grande autore.
I viaggi per mare
Oggi più che mai vorremmo parlare di viaggi per mare aprendo al pensiero, alla riflessione, senza cadere nelle trappole dei didatticismi, della retorica, del pietismo. Cerchiamo buone storie, che abbiano “la vita dentro”, come ripetiamo con Calvino (dal Il cavaliere Inesistente) e che portino con la qualità dell’intreccio e della scrittura, del segno e della ricerca, i valori e gli ideali nei quali crediamo, che poi non sono utopistici o rivoluzionari, ma sono quelli della nostra Costituzione – non vogliamo smettere di ricordarlo – perché il timone per legiferare, la nostra democrazia ce lo ha ben potente.
La gamba di legno di mio zio mostra senza girarci intorno il fatto che siamo stati migranti, che le migrazioni e gli spostamenti di persone, di popoli è naturale. Quello che è meno naturale sono i motivi per cui si scappa dal proprio paese, dalle proprie radici per andare altrove. «Partire significa perdere una gamba, non te lo dimenticare» scrive Fabio Stassi con la voce di zio Amerigo nel suo libro. Non ce lo dimentichiamo. Pensiamoci, ragioniamoci su. E continuiamo però a nutrire di possibilità e bellezza il nostro immaginario. Lo fa il piccolo protagonista di questo albo per bambini, immaginando le avventure marine dello zio Amerigo che ha attraversato gli oceani, e lo facciamo noi grazie alle parole di Fabio e alle illustrazioni di Veronica che giocano tra il realismo delle foto e delle tavole apparecchiate e il fantastico di mostri marini e caravelle in mari tempestosi.
Gli scrittori per adulti, gli scrittori per ragazzi
Esiste questa distinzione? O la scrittura è scrittura e punto? Che dipende dalla voce, dalla forma che prende la storia che si vuole scrivere. Come accade ad alcuni autori per adulti e ragazzi (pensiamo a Patrizia Rinaldi o a Francesca Bonafini per citarne nel nostro catalogo). Per arrivare a Fabio Stassi, che siamo felici di accogliere qui in Sinnos. E che incontrerà a dicembre a Roma Bart Moeyaert, scrittore e poeta fiammingo ALMA 2019, riconosciuto tra i migliori autori per ragazzi del mondo, che nel suo discorso di accettazione a Stoccolma di quello che è il Nobel per la letteratura per ragazzi (insieme all’Hans Christian Andersen Awards) ha detto, riferendosi ad Astrid Lindgren da cui il premio prende il nome:
«Sono in debito con lei e lo riconosco da oltre trentacinque anni. Mi piace sottolinearlo anche per far notare ai miei colleghi autori, in particolare agli scrittori di narrativa per adulti, che hanno urgente bisogno di imparare ad essere educati e dichiarare le proprie radici. Nominare, ricordare gli autori e i libri che da bambino hanno avuto influenza su di loro. Parlare delle fondamenta che sono impresse nella loro memoria. Non è vergognoso. No, è onorevole».
Ecco, la letteratura per ragazzi è proprio così: “onorevole”.
Il valore della letteratura per ragazzi
I buoni libri hanno la capacità di promuovere pensiero critico e immaginazione tra bambini e bambine, ragazzi e ragazze. Lo sapeva bene Jella Lepman che nel 1953 fondò IBBY, l’International Board on Books for Young People proprio per «diffondere la buona letteratura per ragazzi, lottare contro quella scadente, scambiarci opinioni su libri classici e contemporanei, redigere bibliografie, discutere problemi attuali della letteratura per ragazzi e soprattutto promuovere la tolleranza e lo spirito d’intesa internazionale». (Ormai chi frequenta questo luogo di Lepman, di Jugendbibliothek, e di Ibby Italia dovrebbe sapere tutto!)
Cercare buoni libri è il compito che ci siamo dati, che generalmente gli editori si danno, perché rappresentino lo spirito di un progetto editoriale, il timone da tenere fermo sui valori e le idee in cui si crede, per navigare in acque non sempre tranquille.