Siamo approdati in Spagna, con le Cattive Ragazze che – come è noto a chi è ormai grande – vanno dappertutto: il 6 marzo per Liana Editorial esce Chicas Malas.
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Quando Assia Petricelli e Sergio Riccardi sono venuti in casa editrice con diversi progetti, nell’ormai lontano 2012, non abbiamo avuto dubbi: abbiamo scelto di lavorare sulle donne. Le donne che la letteratura per ragazzi racconta da sempre (la memoria corta è brutto difetto!) ma che ci venivamo proposte in una carrellata rapida ed efficace. E non solo: di alcune di quelle donne non si era mai parlato, ancora. Soprattutto non se ne era mai parlato ai ragazzi: Franca Viola ad esempio era perlopiù sconosciuta, eppure è stato il suo NO che ha contribuito a smuovere coscienze e a cambiare una legge.
Non potevamo immaginare quando nel 2013 abbiamo pubblicato per la prima volta le Cattive Ragazze che avrebbe non solo avuto così tanto successo e seminato progetti, incontri, dibattiti, ma anche che avevamo intercettato qualche “secondo prima” quella che poi è diventata una specie di frenesia: dalle bambine ribelli in poi.
A questo punto in questo proliferare di eroine, ribelli & C. ogni volta che ci arriva la biografia di una donna dobbiamo e vogliamo stare attenti a non appiattirci su una strada già molto battuta, e esercitare il nostro ruolo di editori. Prima di tutto la qualità della storia, perché non basta una biografia a fare un bel libro. E poi quale salto ulteriore, quanto di nuovo quella storia aggiunge a quello che già è chiaro, ovvero che le donne hanno capacità e intelligenza, possibilità e dignità pari agli uomini? Ogni storia aggiunge qualcosa.
Quella di Annie “Londonderry” che è in arrivo per la Fiera del Libro di Bologna parte da uno scambio di conoscenze: lei insegnerà a leggere al suo futuro marito, lui le insegnerà ad andare in bicicletta.
E proprio la passione per la lettura di Annie (di grande ispirazione è per lei Il giro del mondo in 80 giorni) la porterà ad aprirsi al mondo, a sfidare se stessa per il grande desiderio di farcela. Racconta Roberta Balestrucci Fancellu, che con Luogo Comune è autrice di questa nuova graphic: “Una giovane ragazza con la mia stessa passione, la bicicletta, che non ha temuto il mare, le chiacchiere della gente, le difficoltà economiche e tutto il resto per realizzare il suo sogno, se vogliamo anche un suo capriccio: dimostrare che se si vuole si possono realizzare i propri sogni”.
Siamo ormai vicini all’8 marzo, e di donne nel nostro catalogo ce ne sono moltissime, però approfittiamo di questa ricorrenza per parlare di una donna – Jella Lepman – che è stata fondamentale per la storia della promozione dei libri per bambini.
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Ancora non apparsa tra le “ribelli”, ma che noi raccontiamo dal 2009. Siamo da poco usciti con una nuova edizione della sua autobiografia Un ponte di libri, curata e tradotta da Anna Patrucco Becchi con materiale fotografico ancora mai diffuso. Lepman, ebrea tedesca e rientrata in Germania nel 1945 con il compito della “rieducation” datogli dalle forze alleate, decise che i buoni libri per bambini e ragazzi avrebbero costruito ponti di conoscenza tra i popoli, pace e ricostruito democrazia pensiero libero. Ha fondato la più importante biblioteca internazionale del mondo per ragazzi a Monaco, IBBY – International Board on Books for Young People e istituto il Nobel per la letteratura e l’illustrazione per l’infanzia – Hans Christian Andersen Award. Racconteremo di questa straordinaria storia che tuttora è attuale e viva a Roma, con Giuditta Casale durante la fiera FEMINISM alla Casa internazionale delle donne proprio venerdì 8 alle 16, e il giorno dopo, sabato 9 alle 14,00, a Milano all’interno di Fa’ la cosa giusta con Anna Patrucco Becchi, Franco Fornaroli e Tiziana Mascia: proseguire il lavoro di Lepman è senz’altro fare la cosa giusta!