Nel bosco, con Charline Collette

Nel bosco è un albo che continua a collezionare riconoscimenti importanti: dalla più recente Menzione d’onore al Premio “Un libro per l’ambiente” 2022, al Premio Révélation Livre Jeunesse 2020 e al marchio dell’Institut Français Italia in partenariato con l’Associazione Librai italiani “A la page / Libro scelto”.

Aver portato a novembre l’autrice Charline Collette in Italia, a Bologna con la Libreria Giannino Stoppani e a Fano per il Convegno di Ibby Italia sulla BILL Biblioteca della legalità (abbiamo parlato del suo tour già QUI), è stata un’occasione unica per ascoltarla e capire qualcosa di più sul suo albo straordinario, che condividiamo con voi qui.

Persone belle dietro i buoni libri

Succede, nel nostro mestiere, di accogliere libri realizzati in altri paesi senza conoscere gli autori e le autrici che li hanno pensati, illustrati, scritti. Poi succede che finalmente li conosci, grazie alle iniziative che riusciamo ad organizzare nel nostro paese. Ed è sempre una festa scoprire che dietro i buoni libri ci sono persone belle, intelligenti, speciali. Non è sempre scontato.

Così è successo che abbiamo conosciuto Charline Collette: abbiamo amato il suo Nel bosco che è uscito nella traduzione italiana nel febbraio 2022. Charline, che parla un ottimo italiano, ha incontrato nella prima tappa del suo tour il pubblico italiano a Bologna nella rassegna della rinata (dopo l’incendio) Libreria per ragazzi Giannino Stoppani “Incontri d’autunno – Storie senza stagioni per bambini e ragazzi”, in collaborazione con il Comune di Bologna e con la Biblioteca Salaborsa.

Come è nato Nel bosco

La pacatezza e la gentilezza, l’attenzione e la cura che avevamo trovato in Nel bosco, l’abbiamo ritrovata nell’incontro tra Charline e una cinquantina di bambini e bambine di quarta elementare che avevano letto il libro. Le curiosità suscitate dal libro sono state tante e il dialogo è stato intenso.

Abbiamo scoperto che il libro è nato a partire da laboratori che Charline Collette aveva realizzato ormai qualche anno fa con bambini e bambine di un piccolo villaggio francese: con loro ha realizzato interviste agli anziani su come fosse prima quel luogo, ha esplorato con loro campagne e boschi, mestieri antichi e storie di vita. Producendo un documentario/cartone animato con i loro disegni, e tante storie.

Così le è venuto il desiderio di andare a cercare la storia della sua terra, del piccolo paese dove è nata, sesta figlia di semplici contadini. Ore e ore di interviste ai suoi genitori e ai suoi parenti, agli amici. E non solo! Abbiamo ascoltato la voce di suo nipote, che allora aveva 7 anni e ora quasi 16, che raccontava del suo incontro con il cucù e la descrizione della sua piccola casetta: nel libro verità e immaginazione si mescolano in perfetto equilibrio proprio come il racconto di quel bambino.

Il bosco protagonista di storie

Tanto tempo per raccogliere, per poi elaborare e comprendere che il bosco era il protagonista assoluto di tutte le sue storie. E quindi, dalla finestra della sua casa nel piccolo villaggio, con tantissimi colori dentro altrettanti tappi di bottiglia, il disegno della prima illustrazione, che di fatto non c’è nel libro ma che molto assomiglia a quello che c’è in copertina e nella tavola che apre all’autunno.

Quattro stagioni e dodici storie per raccontare un mondo che non c’è più, ma che può ancora realizzarsi se impariamo ad avere cura dell’ambiente che ci circonda (qui potete scaricare un percorso dedicato a questo tema).

Tra albo e fumetto

La scelta di alternare illustrazioni e “strisce a fumetti” è stata necessaria per tenere le tante storie in un libro non troppo voluminoso: e qui Charline si è inoltrata in un modo non ancora suo, quello del fumetto appunto. E in questo modo ha incontrato anche la progettazione di Sinnos, che ha fatto propria la commistione tra albo, fumetto e narrativa che viene declinata in alcuni dei suoi libri, primi fra tutti quelli della collana Prima graphic,

Se davvero le grotte segrete si vedono solo da bambini non lo sapremo mai. Sicuramente però cogliamo l’invito di Charline a non smettere di cercarle. E poi quello di costruire capanne, di cercare di sbirciare nelle case del cucù, di andare per funghi, con l’augurio, in una notte stellata, di incontrare anche la lince.

Un bel mestiere

Non è sempre detto che incontrare un autore aggiunga valore al libro che ha scritto. Con gli autori e le autrici per bambini e ragazzi questo accade sovente. Un bel mestiere il nostro: parlare con Charline e ascoltarla è stata una esperienza unica. Così come la lettura di Nel bosco che vi invitiamo a fare: ce ne sarete grati!